La fortezza denominata “Rocca” è una struttura militare fatta costruire dal Vescovo di
Treviso tra la fine del XII secolo e gli inizi del XIII e destinata ad ospitare i soldati posti a protezione dell’abitato. La fortezza sorge sulla cima del Monte Ricco (circa 316 m di altezza – la propaggine meridionale delle colline asolane che vanno appunto da Asolo a Cornuda, dove sorgeva una Rocca analoga) e venne a cancellare le strutture preesistenti. Le frequentazioni precedenti alla Rocca sono databili a partire dal VII-VIII secolo, quando sul colle venne costruito un sacello cristiano con pavimento musivo conservato in Museo, ma la cui copia è posta in situ. Nei secoli successivi l’area venne utilizzata per l’insediamento di strutture produttive e di necropoli; in particolare tra X e XII secolo le fonti menzionano questo insediamento come loco Bragida, toponimo di origine longobarda che venne ad indicare le zone di campagna o periurbane.
La costruzione della Rocca iniziò a partire dalla seconda metà del XII secolo. La possente struttura venne realizzata in pietra locale, ha mura merlate alte circa 15 m e spesse tra 2,5 e 3,5 m. All’interno si conservano la torre, i resti della cisterna-pozzo rotonda per la raccolta dell’acqua piovana e costruita tra la fine del XIII e il XIV secolo, alcuni lacerti di muro e parte di una piccola cisterna quadrangolare antecedente alla cisterna-pozzo.
La fortezza venne abbandonata dopo il XV secolo e la struttura venne poi usata sporadicamente. Si ha notizia che Venezia tentò di vendere la Rocca nel 1650, ma in extremis le suppliche della città impedirono tale vendita e di fatto la Rocca divenne parte inalienabile del patrimonio monumentale di Asolo.