MANIERA DI GIULIO CARPIONI (1613-1678)
Inv. 450
Maria Maddalena in contemplazione del Crocifisso
Dipinto intorno alla metà del XVII secolo, il soggetto dell’opera è Maria Maddalena, colta di profilo, con le mani giunte, racchiusa in un momento di intima contemplazione del Crocifisso. Accanto alla donna si incontrano un teschio, simbolo che richiama la vanitas delle cose, accanto un vaso di unguenti richiamo alla figura della Santa e alla sua storia evangelica. È proprio lei infatti a portare gli ungenti al sepolcro di Cristo insieme ad altre donne.
È un dipinto che è difficile datare: infatti le proposte di datazione arrivano fino al XVIII secolo. Probabilmente si può collocare il dipinto all’interno dell’area emiliana.
Ciò che si può sottolineare con certezza è il segno dell’indiscutibile rivoluzione operata nella pittura da Caravaggio (1571-1610) che vede al centro la figura umana e il contrasto di giochi di luci ed ombre; accanto a Caravaggio l’influenza che si legge è anche quella di Guido Reni (1575-1642), pittore emiliano, che elaborò la figura femminile con grande classicismo ma sempre con un significativo contrasto di luci ed ombre.